Normativa
Questo sito segue la normativa per cui la vendita di prodotti alcolici
è vietata ai minori di anni 18. Con riferimento alla legge 08 novembre 2012 che ha recepito il decreto legge 13 settembre 2012 n° 158 la vendita dei prodotti alcolici è vietata ai minorenni, pertanto l’utente che effettua un acquisto di vini, dichiara di essere maggiorenne secondo la legislazione del paese di residenza e le regole a quest’ultimo applicabili. L’utente dichiara anche che, chi riceverà il prodotto alcolico, sarà maggiorenne secondo la legislazione vigente nello stato dal quale avviene l’ordine e la consegna. Si fa presente che, continua l’Ispettorato, per consumatore ai sensi dell’articolo 1 c.2 del D.lgs 109/92 si intende “il consumatore finfale nonché i ristoranti, gli ospedali, le mense ed altre collettività analoghe”.
Inoltre il Regolamento, nelle disposizioni in esame, quando si riferisce al “consumatore” (art.22) e “consumatore finale” (art.37), non sembra intendere soltanto quello privato. Infatti, quando ha inteso riferirsi a tale figura ha utilizzato lo specifico termine “consumatori privati” (vedasi l’art. 11 relativo all’esonero dalla presentazione della dichiarazione di giacenza).
Pertanto, conclude il Ministero, si ritiene che i rivenditori al minuto e i punti vendita in questione, ai fini dell’esonero dal registro vitivinicolo, possono effettuare vendite oltre che a privatii consumatori anche ad altri operatori professionali (ristoranti, bar, ecc..)
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è vietata ai minori di anni 18. Con riferimento alla legge 08 novembre 2012 che ha recepito il decreto legge 13 settembre 2012 n° 158 la vendita dei prodotti alcolici è vietata ai minorenni, pertanto l’utente che effettua un acquisto di vini, dichiara di essere maggiorenne secondo la legislazione del paese di residenza e le regole a quest’ultimo applicabili. L’utente dichiara anche che, chi riceverà il prodotto alcolico, sarà maggiorenne secondo la legislazione vigente nello stato dal quale avviene l’ordine e la consegna. Si fa presente che, continua l’Ispettorato, per consumatore ai sensi dell’articolo 1 c.2 del D.lgs 109/92 si intende “il consumatore finfale nonché i ristoranti, gli ospedali, le mense ed altre collettività analoghe”.
Inoltre il Regolamento, nelle disposizioni in esame, quando si riferisce al “consumatore” (art.22) e “consumatore finale” (art.37), non sembra intendere soltanto quello privato. Infatti, quando ha inteso riferirsi a tale figura ha utilizzato lo specifico termine “consumatori privati” (vedasi l’art. 11 relativo all’esonero dalla presentazione della dichiarazione di giacenza).
Pertanto, conclude il Ministero, si ritiene che i rivenditori al minuto e i punti vendita in questione, ai fini dell’esonero dal registro vitivinicolo, possono effettuare vendite oltre che a privatii consumatori anche ad altri operatori professionali (ristoranti, bar, ecc..)
Pignoletto Frizzante – DOCG
Il Pignoletto Frizzante DOCG è un vino bianco leggermente frizzante, tipico della regione Emilia-Romagna in Italia. Con una gradazione alcolica di 11,5°, si distingue per la sua freschezza e leggerezza, rendendolo una scelta eccellente per aperitivi e pasti leggeri.
€3.70
€3.03 + 22% iva
Disponibile
Vi informiamo che il prodotto Pignoletto Frizzante – DOCG è disponibile esclusivamente per la vendita ai clienti privati. Pertanto, non sarà possibile effettuare acquisti per conto di aziende o rivenditori.
Caratteristiche Organolettiche
Antipasti: Salumi, formaggi freschi e verdure in pinzimonio.
Primi piatti: Pasta con sughi leggeri, risotti di mare e zuppe di verdure.
Secondi piatti: Pesce alla griglia, pollo arrosto e insalate ricche.
Altro: Ottimo anche come aperitivo, si sposa bene con stuzzichini e finger food.
Temperatura di Servizio
Si consiglia di servire il Pignoletto Frizzante DOCG a una temperatura di 8-10°C per apprezzarne appieno le caratteristiche fresche e aromatiche.
Provenienza e Territorio
Questo vino proviene dalle colline dell'Emilia-Romagna, una zona rinomata per la produzione di vini di alta qualità. Il terroir unico di questa regione conferisce al Pignoletto le sue peculiarità distintive, rendendolo un vino rappresentativo della tradizione vinicola locale.
Il Pignoletto Frizzante DOCG è un vino versatile e piacevole, ideale per chi cerca una bevanda rinfrescante e leggera, ma con un carattere distintivo. La sua effervescenza moderata e il profilo aromatico lo rendono una scelta eccellente per molte occasioni, dalla cena informale con amici al brindisi in un giorno speciale.
- Aroma: Al naso, offre un bouquet delicato e fragrante, con note di fiori bianchi, frutta fresca come mela verde e agrumi, e un leggero sentore di mandorla.
- Gusto: Al palato, il Pignoletto Frizzante è vivace e fresco, con una piacevole effervescenza che esalta le sue caratteristiche di acidità bilanciata e sapidità. Il finale è asciutto e leggermente aromatico, lasciando una sensazione di pulizia e freschezza.
Antipasti: Salumi, formaggi freschi e verdure in pinzimonio.
Primi piatti: Pasta con sughi leggeri, risotti di mare e zuppe di verdure.
Secondi piatti: Pesce alla griglia, pollo arrosto e insalate ricche.
Altro: Ottimo anche come aperitivo, si sposa bene con stuzzichini e finger food.
Temperatura di Servizio
Si consiglia di servire il Pignoletto Frizzante DOCG a una temperatura di 8-10°C per apprezzarne appieno le caratteristiche fresche e aromatiche.
Provenienza e Territorio
Questo vino proviene dalle colline dell'Emilia-Romagna, una zona rinomata per la produzione di vini di alta qualità. Il terroir unico di questa regione conferisce al Pignoletto le sue peculiarità distintive, rendendolo un vino rappresentativo della tradizione vinicola locale.
Il Pignoletto Frizzante DOCG è un vino versatile e piacevole, ideale per chi cerca una bevanda rinfrescante e leggera, ma con un carattere distintivo. La sua effervescenza moderata e il profilo aromatico lo rendono una scelta eccellente per molte occasioni, dalla cena informale con amici al brindisi in un giorno speciale.
Colore: Giallo paglierino brillante con riflessi verdolini.
Tasso Alcolemico: 11,5%
Formato: vinosfuso
Normativa
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è vietata ai minori di anni 18. Con riferimento alla legge 08 novembre 2012 che ha recepito il decreto legge 13 settembre 2012 n° 158 la vendita dei prodotti alcolici è vietata ai minorenni, pertanto l’utente che effettua un acquisto di vini, dichiara di essere maggiorenne secondo la legislazione del paese di residenza e le regole a quest’ultimo applicabili. L’utente dichiara anche che, chi riceverà il prodotto alcolico, sarà maggiorenne secondo la legislazione vigente nello stato dal quale avviene l’ordine e la consegna. Si fa presente che, continua l’Ispettorato, per consumatore ai sensi dell’articolo 1 c.2 del D.lgs 109/92 si intende “il consumatore finfale nonché i ristoranti, gli ospedali, le mense ed altre collettività analoghe”.
Inoltre il Regolamento, nelle disposizioni in esame, quando si riferisce al “consumatore” (art.22) e “consumatore finale” (art.37), non sembra intendere soltanto quello privato. Infatti, quando ha inteso riferirsi a tale figura ha utilizzato lo specifico termine “consumatori privati” (vedasi l’art. 11 relativo all’esonero dalla presentazione della dichiarazione di giacenza).
Pertanto, conclude il Ministero, si ritiene che i rivenditori al minuto e i punti vendita in questione, ai fini dell’esonero dal registro vitivinicolo, possono effettuare vendite oltre che a privatii consumatori anche ad altri operatori professionali (ristoranti, bar, ecc..)
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è vietata ai minori di anni 18. Con riferimento alla legge 08 novembre 2012 che ha recepito il decreto legge 13 settembre 2012 n° 158 la vendita dei prodotti alcolici è vietata ai minorenni, pertanto l’utente che effettua un acquisto di vini, dichiara di essere maggiorenne secondo la legislazione del paese di residenza e le regole a quest’ultimo applicabili. L’utente dichiara anche che, chi riceverà il prodotto alcolico, sarà maggiorenne secondo la legislazione vigente nello stato dal quale avviene l’ordine e la consegna. Si fa presente che, continua l’Ispettorato, per consumatore ai sensi dell’articolo 1 c.2 del D.lgs 109/92 si intende “il consumatore finfale nonché i ristoranti, gli ospedali, le mense ed altre collettività analoghe”.
Inoltre il Regolamento, nelle disposizioni in esame, quando si riferisce al “consumatore” (art.22) e “consumatore finale” (art.37), non sembra intendere soltanto quello privato. Infatti, quando ha inteso riferirsi a tale figura ha utilizzato lo specifico termine “consumatori privati” (vedasi l’art. 11 relativo all’esonero dalla presentazione della dichiarazione di giacenza).
Pertanto, conclude il Ministero, si ritiene che i rivenditori al minuto e i punti vendita in questione, ai fini dell’esonero dal registro vitivinicolo, possono effettuare vendite oltre che a privatii consumatori anche ad altri operatori professionali (ristoranti, bar, ecc..)